Chiuso per tre giorni bar della movida: vendeva bibite e caffè in orario vietato

Torre del Greco, l’operazione della Polizia municipale nell’ambito dei controlli anti Covid

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La serranda del bar chiuso per tre giorni

TORRE DEL GRECO. Quattrocento euro di multa e chiusura dell’attività per tre giorni per un bar della movida che si trova alla periferia Nord di Torre del Greco. Sono stati irremovibili gli agenti di Polizia municipale diretti dal comandante Salvatore Visone, impegnati ormai da diverse settimane nei controlli contro gli assembramenti per il rispetto delle direttive anti Covid imposte dal Governo.

Martedì 16 marzo, durante il giro di perlustrazione serale delle strade di Torre del Greco, hanno notato che alle 19 (un’ora dopo l’orario di chiusura previsto per i Comuni in zona rossa), un bar di via Benedetto Croce aveva ancora la serranda alzata e continuava a consegnare bibite, dolciumi e caffè da asporto ai clienti che erano in attesa all’esterno del negozio. Un servizio, purtroppo, vietato a quell’ora che ha convinto i poliziotti comunali a presentare un conto salatissimo ai titolari del bar. Oltre alla sanzione di quattrocento euro, l’esercizio commerciale che vanta una clientela di giovani professionisti che arrivano anche dalle città vicine, dovrà rimanere chiuso per tre giorni.

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Foto di repertorio

Nessun provvedimento, invece, è stato adottato nei confronti dei clienti che erano in attesa sul marciapiede: così come prevede il dispositivo anti Covid, al momento del controllo non stavano consumando cibo e bevande sul posto.

Nel corso della serata le pattuglie della polizia municipale hanno comunque organizzato posti di blocco in diversi punti della periferia e del centro di Torre del Greco: in zone ritenute strategiche sono state controllate 125 persone. Nessuno è stato sanzionato perché non sono state riscontrate irregolarità.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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