“Antonio Spierto è incompatibile con l’incarico di consigliere: fuori dall’assise”.
Diffidato il Consiglio comunale di Torre del Greco
Pende come una spada sul collo di Antonio Spierto la decadenza per incompatibilità da consigliere comunale. Infatti, la diffida arrivata a tutti i membri dell’assise cittadina e firmata da Gabriele Capuani, primo dei non eletti in Forza Italia, ha il sapore di una resa dei conti. Perché l’atto protocollato il 15 gennaio a Palazzo Baronale, non è un sollecito a discutere la posizione dell’attuale vicepresidente del Consiglio di Torre del Greco, ma un obbligo: secondo l’accusa, Antonio Spierto, non potrebbe sedere tra gli scranni dei consiglieri perché ha un contenzioso con il Comune di Torre del Greco per il mancato versamento di circa duecentomila euro. Più di un “battibecco” con l’Ente che è iniziato a settembre dello scorso anno, quando Spierto, dopo vent’anni di carriera politica, è venuto a sapere che in alcuni periodi in cui ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale, assessore e vicesindaco non gli sono stati versati i contributi previdenziali. Un “pasticcio” finito davanti al tribunale del lavoro.
Da qui sarebbe nata l’incompatibilità di Spierto con l’incarico attualmente ricoperto. E benché la richiesta di decadenza fosse stata già presentata da Gabriele Capuani, lo scorso 11 dicembre, al segretario generale, al sindaco Giovanni Palomba e al prefetto di Napoli, fino ad oggi, nessuno si è attivato per avviare la discussione e l’eventuale procedura che vedrebbe entrare Gabriele Capuani al posto di Antonio Spierto. Un ritardo voluto o semplicemente una lentezza amministrativa, che l’altro giorno ha fatto partire la diffida con la quale i consiglieri sono stati messi con le spalle al muro.
“Non ho la smania di fare il consigliere”, attacca Capuani. “ma ignorando la questione si rischia di scivolare nell’illegalità. Ad oggi, l’assise è composta in maniera irregolare perché al suo interno c’è un soggetto incompatibile. Pertanto tutti gli atti già adottati possono risultare illegittimi, con gravi conseguenze per l’attività del Comune”.
Insomma, quasi un ordigno a orologeria: dopo le dimissioni di Felice Gaglione, il ruolo di presidente del Consiglio facente funzioni lo ricopre proprio Antonio Spierto. Un particolare tutt’altro che irrilevante visto che tocca proprio a Spierto decidere l’argomento all’ordine del giorno e fissare una nuova riunione dell’assise comunale.
“Adesso tutti sono chiamati alle proprie responsabilità”, conclude Gabriele Capuani. “Nessuno potrà dire io non sapevo: in tempi brevi bisognerà discutere l’incompatibilità di Spierto e decidere. Ma non mi fermerò di fronte ad un eventuale no: se il Consiglio comunale dovesse darmi torto, i documenti sono già pronti per essere inviati al Tar“.
Accuse alle quali preferisce non rispondere Antonio Spierto. Interpellato fa sapere: “Domani fornirò tutta la corrispondenza tra me e la segreteria generale”.
1 Comment
Buongiorno signora Romano,
le scrivo in merito al suo articolo sulla bretella autostradale che dovrebbe collegarsi con via Lamaria.
Ho sentito voci circa un sequestro del cantiere per sversamenti di materiali non conformi al progetto.
Lei saprà sicuramente approfondire queste voci, e magari dare un impulso alla lentezza delle nostre amministrazioni.
La ringrazio per l’attenzione, la saluto e le auguro buon lavoro
Ciro friano