“Me ne vado perché la politica mi ha stancato”. Intervista all’ex consigliere Felice Gaglione
“Non sono sotto ricatto e non ho problemi con la giustizia”.
“Mi dispiace solo se ho deluso chi mi ha votato e ha creduto in me. Ma dopo cinque mandati come consigliere comunale e diciassette anni di battaglie, non ho più voglia di fare politica”.
A tre giorni dalle dimissioni “per motivi strettamente personali”, protocollate a sorpresa e all’insaputa di tutti, Felice Gaglione, ormai ex presidente del Consiglio comunale di Torre del Greco, si lascia intervistare mettendo subito in chiaro una cosa: “Ho dimostrato ai miei nemici che sono io a decidere quando uscire di scena. In quasi vent’anni ho subito attacchi di ogni genere e in tanti hanno chiesto più volte le mie dimissioni. Nessuno è mai riuscito a mandarmi via. Adesso l’ho voluto io e l’ho fatto, tutto qua”.
E perché?
“La vita è fatta di momenti. Ci sono giorni in cui litighi, altri mantieni il punto e in altri ancora tutto passa e ricominci. Adesso mi trovo a vivere uno di quei momenti in cui non ho più voglia di ricominciare e quindi lascio”.
In un’intervista a Metropolis lei ha dichiarato di essere andato via per non finire nei guai. Che cosa significa?
“Ma l’avrò detto davvero?”.
Che nesso c’è tra il suo addio e le dimissioni dell’avvocato capo, Antonioluigi Iacomino, che ha rinunciato ad un incarico da cento mila euro all’anno sostenendo che al Comune ci sono lotte tra bande?
“Con l’avvocato Iacomino ho avuto solo rapporti istituzionali e non conosco le motivazioni che lo hanno spinto ad andarsene”.
Ma secondo lei, davvero si consumano lotte tra bande?
“Io posso parlare solo della mia esperienza. Di sicuro, ho perso il conto degli attacchi ricevuti: per colpire me hanno fatto tante volte richieste di accesso agli atti e hanno presentato denunce contro mio fratello che ha aperto una casa di riposo al Sakura. Di tutte queste cattiverie mi sono scocciato e ho detto basta. Adesso voglio dedicarmi al lavoro e ad altre cose. Poi se un giorno proverò nostalgia, potrei anche decidere di tornare.
Lei,intanto, neanche al suo gruppo di riferimento “Ora-Bisogna avere coraggio” ha annunciato la decisione di dimettersi. Perrché?
“Non c’è una vera motivazione. Insieme abbiamo costruito una solida alleanza e di sicuro con Luisa Liguoro, Gaetano Frulio, Antonio Spierto e Iolanda Mennella i rapporti non cambieranno. E chissà che un giorno non mi torni la voglia di fare politica proprio con loro”.
Ma lo sa che la sue dimissioni improvvise e non motivate hanno avuto, in città, l’effetto di una bomba?. Tre consiglieri dell’opposizione, Valerio Ciavolino, Santa Borriello e Vincenzo Salerno, in un comunicato stampa parlano di “ombre e inquietudini” sulle “strade che sta percorrendo quest’amministrazione” e chiedono al sindaco di chiarire e poi di dimettersi.
“Insomma, o resto o me ne vado, faccio sempre notizia”.
C’è chi sostiene che lei sia sotto ricatto. È vero?
“Stanno anche dicendo che sono andato via perché sono indagato e stanno per arrestarmi. Mi dispiace deludere tutti: l’11 ottobre scorso ho fatto una verifica per controllare l’esistenza di pendenze: non risulta niente”.
E perché ha fatto questo controllo?
“Lo faccio ogni anno: per me è routine”.