Tagli alle scuole, il liceo classico De Bottis perde l’autonomia. A rischio posti di lavoro
La decisione annunciata al sindaco Luigi Mennella dall’assessore regionale Lucia Fortini
La scure del risparmio si abbatte sul liceo classico di Torre del Greco. Il taglio delle spese imposto dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, potrebbe cancellare l’autonomia del De Bottis. Una scelta obbligata per la Regione che ha ricevuto dal ministero l’ordine di ridurre il numero delle scuole in Campania. Un diktat che mette a rischio il destino di 129 istituti campani, tra questi c’è anche il liceo De Bottis fondato nel 1929. Una batosta per la comunità scolastica del classico che, dopo novantaquattro anni, perderà la sua specifica identità.
La decisione, già comunicata nel corso di un incontro al sindaco Luigi Mennella dall’assessore regionale Lucia Fortini, potrebbe essere ufficializzata tra il 28 e il 30 dicembre. Salvo ripensamenti dell’ultima ora, la strada sarebbe già segnata: da settembre 2024 il De Bottis con i suoi seicento studenti e i diversi indirizzi – classico, linguistico, biomedico, archeologico e beni culturali – potrebbe essere accorpato ai milleduecento alunni del liceo scientifico Nobel. L’unione tra le due scuole, porterà alla riduzione del personale e sarà la graduatoria a premiare o penalizzare dirigenti scolastici, responsabili delle segreterie, docenti e collaboratori scolastici.
“La fine decretata e decisa per il Liceo de Bottis”, dice la dirigente Letizia Spagnuolo, “si ripercuoterà sul territorio e, ancora una volta, sarà la città a pagarne le conseguenze. Mi auguro che oltre alla ragione politica si riesca a tutelare e difendere anche la solidità di una tradizione storico-culturale che è essenza e identità di una intera comunità”.
“Il Gaetano De Bottis”, scrive in un comunicato l’associazione Ex Alunni, “è tra i licei classici più antichi dell’intera area vesuviano-costiera. Per decenni è stato punto di riferimento della cultura classica e non solo. Eppure, dinanzi alla ragione dei numeri, si allunga l’ombra del dimensionamento messo in moto ex abrupto da parte dell’Ente regionale in attuazione al piano previsto dal ministro Valditara. Se effettivamente ratificato dall’assessore Fortini, rappresenterebbe non soltanto uno schiaffo alla città di Torre del Greco ma una palese sconfitta della sua comunità e delle sue istituzioni, impotenti e costrette a far capitolare la concreta importanza e consistenza di una tradizione dinanzi al rigore di un algoritmo di Stato”.