Tragico scontro tra moto e furgone, morto il cantante lirico Antonio Mazza

L’incidente sulla Benedetto Cozzolino a Ercolano, il giovane è deceduto sul colpo

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Antonio Mazza

Era un cantante lirico di 31 anni, residente in viale Castelluccio a Torre del Greco, il giovane che ha perso la vita nello scontro tra una moto e un furgone, nel pomeriggio di mercoledì 3 febbraio intorno alle 15 sulla Benedetto Cozzolino, all’altezza del cimitero di Ercolano. L’artista che ha mosso i primi passi nel coro Jubilate Deo diretto dal maestro Giuseppe Polese, viaggiava a bordo della sua moto in direzione Torre del Greco quando, per cause ancora da accertare, si sarebbe scontrato frontalmente con un furgone che proveniva dal lato opposto. Il talentuoso basso sarebbe morto sul colpo. Antonio Mazza, segnato sette anni fa dalla morte prematura del padre, da qualche tempo si era trasferito a Genova dove lavorava nel coro del teatro Carlo Felice.

Patrizia Porzio mezzo soprano di Torre del Greco lo ricorda così: “Antonio era un ragazzo talentuoso e molto sensibile che ha fatto carriera studiando sodo e facendo grandi sacrifici. Ha preso il volo come cantante lirico nella corda dei bassi grazie all’esperienza maturata nel coro cittadino Jubilate Deo. Si è esibito in diversi teatri italiani, dal San Carlo di Napoli al Petruzzelli di Bari, dal teatro Verdi di Salerno fino ad arrivare al Carlo Felice di Genova dove era stato scelto per le sue particolari doti vocali. Antonio mancherà agli amici e alla musica”.

Aurelia Coppola, mezzo soprano, tra i fondatori dell’associazione Jubilate Deo, aggiunge: “Antonio era entrato nel nostro coro appena maggiorenne. Subito ci siamo resi conto della voce imponente che aveva: un vero dono che non poteva mancare nel panorama lirico. Siamo affranti, un dolore così grande è difficile da sopportare”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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