"Sentirsi senza toccarsi", l'ultima dedica di Giovanni alla moglie Imma. L'uomo ha lasciato l'ospedale. Restano ricoverati i bambini.
“Sentirsi senza toccarsi. Ecco come le anime fanno l’amore mentre il corpo è altrove”.
Giovanni Sarnataro, 42 anni, avvocato, sceglie le parole del poeta Charles Bukowski per dire addio alla sua Imma. E lo fa, affidandosi alla bacheca Facebook, evitando qualsiasi riferimento alla morte, al dramma, al torrente Raganello e alla piena improvvisa che il pomeriggio del 20 agosto si è portata via la moglie, la mamma dei suoi due figli, Angela e Mario. Chi sa, comprende. Chi sa, evita domande. Chi sa prega e regala abbracci, conforto e speranza.
Poche parole con le quali Giovanni Sarnataro chiude le giornate più lunghe e più brutte della sua vita. Ore interminabili che mai potrà dimenticare: è toccato a lui riconoscere il corpo senza vita di Imma. È toccato a lui dire ai soccorritori che la donna ritrovata nel fango del torrente Raganello, a metà tra le province di Potenza e Cosenza, con gli altri due amici di Qualiano – Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo – era la ragazza di cui si era innamorato tra i banchi di scuola, alla Ragioneria dell’istituto Pantaleo di Torre del Greco: la sua Imma, la ragazza mora rimasta ragazzina, con la gioia negli occhi e il fisico asciutto, anche quando era diventata mamma.
E, ancora a lui, è toccato ufficializzare la morte con gli anziani genitori e con il fratello Gennaro, prima che il tam-tam del dolore imboccasse la strada del non-ritorno.
“È stato il primo a sapere”, raccontano le persone che gli hanno prestato soccorso trasportandolo in ospedale in codice giallo per le ferite e le contusioni riportate durante l’escursione finita male. “È stato il primo a vedere e a capire la verità sulla sorte della moglie”.
Ed è stato anche il primo a dover tacere di fronte ai figli feriti, atterriti e smarriti, che sul Pollino travolto dalla piena, chiedevano della loro mamma: troppo difficile trovare le parole per dire ai due ragazzi, di 12 e 10 anni, che Imma a casa non sarebbe più tornata.
Forse anche per questo, nel pomeriggio di martedì, Giovanni Sarnataro, ha scelto volontariamente di lasciare l’ospedale per raggiungere i due figli che per motivi precauzionali ancora sono ricoverati in due strutture ospedaliere diverse: una scelta, fatta con il cuore di padre, per poterli assistere con tutto l’amore possibile. Al suo fianco, innanzitutto i genitori di Imma, Silverio e Nunzia, partiti da Torre del Greco, con l’altro figlio Gennaro, appena appresa la notizia della tragedia.
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