Covid, il Comune rompe gli indugi: finanzierà i lavori di adeguamento delle scuole
Torre del Greco, i soldi arriveranno dalle casse dell’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Enrico Pensati
Sarà il Comune di Torre del Greco a pagare i lavori di adeguamento delle scuole per consentire la riapertura in sicurezza degli istituti scolastici tra due settimane. La decisione è dell’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Enrico Pensati. Infatti, per uscire dal pantano della burocrazia che vincola i finanziamenti del Governo e rallenta l’avvio degli interventi chiesti dalle normative anti Covid, Pensati, in piena sintonia con il sindaco Giovanni Palomba, ha racimolato 90 mila euro dai fondi destinati alle attività della Pubblica Istruzione e 40 mila dalla Cultura. Un totale di 130 mila euro che, nei prossimi giorni, sarà assegnato al settore Edilizia Scolastica per avviare i lavori di manutenzione nelle diverse scuole cittadine.
“Gli uffici”, assicura Enrico Pensati, “stanno predisponendo la variazione di bilancio che a breve dovrà essere approvata dalla giunta. Solo dopo inizieranno gli interventi nei plessi scolastici secondo un preciso calendario”.
La decisione dell’assessore Pensati arriva al termine di una corsa estenuante: i finanziamenti del Governo ottenuti dal Comune, prima di finire nelle casse dell’Ente devono superare una serie di vincoli tecnici che richiedono tempi di attuazione lunghissimi.
“Le abbiamo provate tutte”, aggiunge l’assessore alla Cultura. “Faccio un esempio. Per aumentare la disponibilità delle aule, le linee guida ministerial, ci consentono di usare spazi alternativi come le biblioteche. Ma per sfruttare ambienti diversi dalle scuole dobbiamo chiedere una variazione di destinazione d’uso. Un iter che può impiegare anche un anno. Stesso discorso vale per i lavori che devono essere eseguiti negli istituti scolastici: secondo la normativa ogni intervento deve essere accompagnato da una specifica progettualità tecnica che anche in questo caso deve passare attraverso l’approvazione di Enti sovraordinati al Comune. Il momento di emergenza”, conclude Pensati, “richiedeva uno snellimento delle procedure tecniche e urbanistiche che purtroppo continuano a rimanere lunghe e farraginose. Per questo abbiamo deciso di avviare i lavori di manutenzione facendo ricorso ai fondi comunali”.