Appalti truccati nelle Forze Armate: indagato assessore al Bilancio della giunta Palomba
Torre del Greco, Si tratta di Gennaro Granato ex esponente di Forza Italia
È coinvolto anche l’assessore al Bilancio di Torre del Greco, Gennaro Granato, dipendente regionale, nell’inchiesta della Squadra Mobile di Roma sugli appalti truccati nelle Forze Armate. Il suo nome risulta nell’elenco delle 64 persone indagate a vario titolo per frode, corruzione e turbativa d’asta. Secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Antonio Clemente del Tribunale di Roma, militari e imprenditori, avrebbero messo in piedi un sistema di tangenti negli appalti per le forniture a Esercito, Carabinieri, Aeronautica e Guardia di Finanza. Un vero terremoto: tra gli arrestati ci sono anche un generale ispettore dell’aeronautica militare, un colonnello dell’aeronautica in servizio all’aeroporto di Pratica di Mare e un brigadiere capo della Guardia di Finanza. Du colonnelli, un tenente e un brigadiere generale dell’aeronautica militare sono stati, invece, sospesi dal servizio.
Secondo l’inchiesta, gli imprenditori si aggiudicavano le gare per fornire arredi, distintivi e infrastrutture alle forze armate, mentre i pubblici ufficiali incassavano mazzette pari al “10 per cento” dei contratti o ottenevano favori personali, come l’assunzione di parenti e amici. Le attività di intercettazione telefonica, ambientale e telematica portate avanti dalla Squadra mobile di Roma hanno accertato che alcuni alti ufficiali dell’Aeronautica militare si ponevano “in condizione di stabile asservimento ad interessi privati“. Le indagini, spiega il giudice, “hanno messo in luce un sistema diffuso di rapporti tra imprenditori e pubblici ufficiali per falsare le gare”.
Gennaro Granato assessore al Bilancio del Comune di Torre del Greco, sarebbe coinvolto nella vicenda che riguarda le forniture all’agenzia Nato Nspa: gli inquirenti lo ritengono l’anello di congiunzione tra l’imprenditore Carlo Silvano e il generale Gennaro Ciciniello, entrambi sotto inchiesta.
“Le intercettazioni telefoniche”, si legge nell’ordinanza, “hanno disvelato leprecarie condizioni economiche in cui versa l’assessore Granato, a causa del vizio del gioco; egli chiede dunque costantemente aiuto all’amico Carlo Silvano (coinvolto nell’inchiesta ndr) che preleva i soldi dalla cassa della società”. “Risulta evidente”, secondo l’informativa consegnata ai magistrati “che l’assessore partenopeo, sfruttando le proprie entrature e conoscenze, sia riuscito a creare condizioni favorevoli all’accoglimento delle proprie richieste di denaro da parte dell’imprenditore (Silvano, ndr) che beneficia dei suoi canali privilegiati”, e quindi “in primo luogo dal Generale Gennaro Cuciniello”.
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